Posto che ribadisco, non sono un esperto, mi trovo solo in parte daccordo con BlueHeaven.
Anch'io ho fatto un ragionamento simile, sebbene "evolutosi" poi in altro.
Ovvero anche per me la filosofia da piccolo con i LEGO era: "un bidone di mattoncini, spazio alla totale creatività"
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www.mediatoy.it/catalogo/img/1143_1358591458.jpg)
Vuoi per via che mi era stato insegnato a costruire solo quello, vuoi perchè non avevo chissà quali capacità ingegneristiche, alla fine costruivo solo modellini di astronavi.
Magari giganti, e con i pezzi che capitavano (quindi a tutti gli altri occhi fuorchè quelli miei, dovevano sembrare degli ammassi immondi).
L'idea di costruirmi un set prestabilito non mi attraeva per nulla. Il gioco era tutto nella scoperta di come ti poteva venir fuori qualcosa che inventavi sul momento.
Poi da bambino molto piccolo fino a l'anno scorso non ho praticamente mai più toccato un LEGO, salvo 2 sporadici episodi, in cui da mezzo adolescente mi comprai una di quelle navi giganti spaziali, della linea space appunto, ma quasi più come il soddisfacimento di un desiderio recondito (quella cosa che avrei sempre voluto avere ma che non mi regalarono mai perchè i LEGO grossi costavano molto).
L'anno scorso poi, tornando dalle ferie, mi fermai per caso in un autogrill pieno zeppo di LEGO. Fornito il triplo di qualsiasi altro negozio di giocattoli avessi mai visto.
Mi scattò la scintilla, anche perchè rividi quel set che avevo già intravisto su internet e che mi aveva già catturato: la casa dei Simpson.
Era l'unico set di tutta la gamma LEGO che mi sembrava avere un senso anche "STAND ALONE", essendo io appassionato dei Simpsons e non avendo mai inteso collezionarli sino ad allora.
Una volta a casa però, aperta la confezione e montati i primi mattoncini, scattò quello che io definisco EFFETTO DROGA dei LEGO.
Questi set si tratta proprio di costruirli come dei puzzle. Niente più creatività, ma solo attenersi alle istruzioni e far combaciare ogni singolo pezzo.
Probabilmente è un processo di costruzione semplice, che al contempo appaga e incuriosisce, anche nello scoprire come alcune cose sono state "ingegnerizzate".
Un pò come quando trasformi un trasformer la prima volta e scopri cosa si sono inventati per farlo passare da una forma all'altra.
Credevo fosse una cosa strana, riguardante me.
Ma ho notato poi di aver contagiato (subdolamente) mia moglie, convincendola a regalare per natale un Technic a suo Babbo, che puntualmente è finita per costruire lei.
Avendo notato di come il costruire un mezzo (che esteticamente non le poteva fregar di meno) seguendo quei passaggi guidati l'aveva appassionata, ha poi deciso di cercare set che le piacessero anche esteticamente (i famosi modulari per collezionisti, da qualche anno in circolazione).
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Come spiegavo nell'altro topic, è vero: se si deve costruire per esporre, o per il piacere estetico, i raffinati model kit Gundam & Co. sono su un altro livello (anche se dal punto di vista costruttivo, lo sono diventati solo nell'era moderna, non come una volta dove l'utilizzo di colle e vernici allontanava buona parte degli appassionati come si trattasse di collane d'aglio con un vampiro).
Tuttavia il piacere che dà un SET LEGO nella sua costruzione è diverso.
Parlo specialmente dei SET giganti, minimo dai 1000 pezzi in su.
Hanno un tipo di complessità diversa da un kit gundam o di altro tipo.
E' un tipo di "droga" difficile da descrivere, la si può solo provare.
La stessa cosa non mi prende invece con i pezzi piccoli. In quel caso il gusto della costruzione è talmente limitato che non mi giustifica la maggior approssimazione delle forme dei LEGO rispetto ai model Kit.