leggete queste opinioni contrastanti
Il padre, quando ha visto la terzogenita appena venuta alla luce al Queen Mary hospital di Sidcup, non ha potuto fare a meno di chiedere: «ma è lei mia figlia?». La piccola è stata chiamata Nmachi che vuol dire «bellezza di Dio», sua madre ha detto che è «è bellissima, una bimba prodigio», si legge, e
i medici hanno assicurato che non è albina.Si celano nel Dna almeno tre possibili spiegazioni. A illustrarle all’Adnkronos Salute è il genetista Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Potrebbe infatti trattarsi di «una forma anche parziale di albinismo, che può essere esclusa solo dall’analisi del Dna della piccola. Per spiegare con certezza il fenomeno - assicura il genetista - basterebbe confrontare il genoma della piccola con quello dei genitori».
Nelle prime affermazioni
i medici britannici avrebbero escluso che le insolite caratteristiche della figlia di Ben e Angela Ihegboro siano dovute ad albinismo. Ma per l’esperto italiano potrebbe trattarsi di una forma parziale.Se gli stessi genitori hanno detto di non sapere di eventuali presenze di antenati bianchi nei loro rispettivi alberi genealogici, «è però possibile - aggiunge l’esperto - che si sia verificata una diluizione del pigmento ricevuto in eredità dai genitori. O infine, ed è la terza ipotesi, una nuova mutazione può essere stata all’origine delle caratteristiche così insolite della neonata».
«La genetica della pigmentazione di pelle, occhi e capelli non è semplice - precisa il genetista - e non è implicato un singolo gene. Ecco perché quando leggo annunci tipo quello dei figli “su ordinazione”, con caratteristiche ben definite come occhi azzurri e capelli biondi, mi viene da sorridere».
Fonte Il SecoloXIX