MetalRobot

[Book] Il Codice da Vinci, - by Dan Brown -

« Older   Newer »
  Share  
icon10  view post Posted on 14/12/2009, 14:25
Avatar

Ammiraglio di flotta

Group:
Member
Posts:
39,169
Location:
Zum City

Status:




E' una tranquilla notte parigina e nulla traspare dalla classica, impenetrabile facciata del Museo del Louvre, appoggiato sulla riva della grande Senna.
Un dramma si sta consumando al suo interno, nella Grande Galleria: il vecchio curatore Saunière, ferito a morte, si aggrappa con un ultimo gesto disperato a un dipinto del caravaggio, fa scattare l'allarme e le grate di ferro all'entrata della sala immediatamente scendono, chiudendo fuori il suo inseguitore. L'assassino, rabbioso, non ha ottenuto quello che voleva. A Saunière restano pochi minuti di vita. Si toglie i vestiti e, disteso sul pavimento, si dispone come l'Uomo di Vitruvio, il celeberrimo disegno di Leonardo da Vinci.
La scena che si presenta agli occhi dei primi soccorritori è agghiacciante: il vecchio disteso sul marmo è riuscito, prima di morire, a scrivere alcuni numeri, poche parole e soltanto un nome: Robert Langdon.
Ed è proprio lui, lo studioso di simbologia, scortato dalla polizia sul luogo dell'omicidio, a capire immediatamente che l'anziano storico dell'arte ha lasciato un messaggio oscuro e pericoloso.
Di fronte a Langdon si presenta la partita più difficile della sua carriera: giocare a distanza di secoli, e a rischio della propria vita, contro il genio stesso di Leonardo da Vinci.
La scoperta è sconvolgente: il grande pittore rinascimentale proteggeva un distruttivo codice segreto. con gli enigmi nascosti nei suoi dipinti, con i suoi ingegnosi marchimgegni e con la spaventosa forza di una setta segreta che da secoli ha sempre tentato di trasformare la storia dell'umanità.
Laggiù, come un miraggio irraggiungibile, La Gioconda e L'ultima cena attendono il nostro geniale e improvvisato detective. Chi era realmente Leonardo da Vinci? Cosa hanno nascosto per secoli i Templari? Quale chiave dà accesso al segreto del Santo Graal?
 
Web  Top
cristinazeta
view post Posted on 14/12/2009, 17:12




Letto!!! Molto Bello!! Piu del film che hanno fatto!!
 
Top
view post Posted on 14/12/2009, 19:41
Avatar

Ammiraglio di flotta

Group:
Member
Posts:
39,169
Location:
Zum City

Status:


Quoto Cri!
Il film non gli porta nemmeno le scarpe al libro...
 
Web  Top
view post Posted on 14/12/2009, 20:34

Retro Ammiraglio

Group:
UTENTI BANNATI
Posts:
13,572
Location:
Fortezza delle Scienze

Status:


Questo me lo sono fatto anche io :lol: :lol: :lol: 10 a 0 con il Film ;)
 
Top
cristinazeta
view post Posted on 14/12/2009, 20:43




CITAZIONE (char70 @ 14/12/2009, 19:41)
Quoto Cri!
Il film non gli porta nemmeno le scarpe al libro...

:*scimmia42*: :*scimmia42*: :*scimmia42*:
 
Top
view post Posted on 14/12/2009, 21:08
Avatar

Ammiraglio di flotta

Group:
Member
Posts:
39,169
Location:
Zum City

Status:


CITAZIONE (Raggio Gamma @ 14/12/2009, 20:34)
Questo me lo sono fatto anche io :lol: :lol: :lol:

Così fa un pò hard... :banned2.gif:
 
Web  Top
Jack.83
view post Posted on 12/6/2010, 09:30




vabbè ma è logico che il film non può arrivare al libro come in ogni altro film preso dai romanzi. Come fanno a condensare centinaia di pagine in qualche ora di film... e poi avendo letto prima il libro uno si immagina le scene con la propria fantasia e le fa proprie.. vendendo il film poi tutto cambia e quindi ci sembra che non sia all'altezza.. secondo me non si può paragonare... anzi...
 
Top
pinop76
view post Posted on 4/4/2012, 16:14




Se lo si considera ambientato in un universo parallelo, il libro può anche prendere un voto discreto, ma dal punto di vista dell' attendibilità (storica, filologica etc.) si prende un bel -10 e frode.
Vi è anche un errore di calcolo che un bambino delle elementari non farebbe.
 
Top
view post Posted on 5/4/2012, 11:10
Avatar

Tenente Comandante

Group:
Member
Posts:
4,055
Location:
Milano

Status:


Il libro è molto gradevole e si legge tutto d'un fiato. L'attendibilità è relativa (è un romanzo), ma la tesi molto affascinante.
Ha un difetto però questo libro: è scritto con mano abile ma manca di...grazia (non saprei come definirla): sembra di leggere un copione piuttosto di un libro. Mancano completamente descrizioni di ambientazioni, atmosfera e qualsiasi arricchimento che dia concretezza all'universo in cui si svolge il racconto. Si lascia tutto al proprio bagaglio di conosciuto: Parigi è Parigi, il Louvre è il Louvre, una strada è una strada. Che c'è da aggiungere? Tutto l'esatto apposto di un Tolkien. Insomma, il libro per essere bello è bello, ma mi è sembrato di leggere una trama o un copione, e non un romanzo in senso alto del termine. Infatti avrei scommesso che sarebbero riusciti a fare un ottimo film (bastava riprendere pari pari il libro), invece sono riusciti a fare una roba loffia lo stesso. La lettura è sicuramente consigliata perchè emoziona, ma la letteratura, signori, è tutt'altra cosa.
 
Web  Top
pinop76
view post Posted on 5/4/2012, 17:16




CITAZIONE (BlueHeavenOnEarth @ 5/4/2012, 12:10) 

Mi dispiace contraddirti su alcuni punti primo fra tutti che l'attendibilità sia relativa: l'autore all'inizio dell'opera sostiene che sia tutto vero e documentato e questo contraddice al primo principio di scrittura un libro ovvero il rispetto verso i lettori.
Non si può passare per vero e sacrosanto qualcosa a livello storicamente falso con grande evidenza.
Sul copione hai ragione anche perchè sembra un libro che doveva uscire con una data di scadenza visti alcuni errori che potevano essere corretti facilmente e che non andavano a scapito della trama.
La tesi può risultare affascinante ma altissimamente incosistente.
Diciamoci la verità: se il thriller non si fosse basato sullo scandalo di un Gesù seguace della dea e di anticlericarismo e anticattolicesimo non avrebbe lontanamente ottenuto il successo che ha avuto.
A dimostrazione del mercimonio da parte dell'autore c'è la diffamazione contro Josemaría Escrivá de Balaguer, considerato come un bigotto e retrogrado: l'autore mi fa schifo per questo motivvo.
Se non ricordo male fu il non credente Indro Montanelli a scrivere a Giovanni Paolo II a velocizzare la causa di canonizzazione di Josemaría Escrivá de Balaguer per il bene che ha fatto laicamente parlando.
Giuda ha venduto Cristo per 30 denari d'oro, Dan Brown con i milioni che ha incassato ha venduto la verità storica (laicamente parlando intendo).

Discorso simile per Imperator l'ultimo eroe di Roma antica di Giulio Castelli: per fare successo scrivono minxxiate spaziali contro la Chiesa cattolica. Quando lo lessi conteneva errori e caxxate incredibili commesse dall'autore che si fa passare per grande studioso del tardo antico e dell'alto medioevo.
Come esempio ti riporto "un giardino di aranci" (o aranceti, non mi ricordo alla perfezione) al tempo della fine dell'impero romano d'occidente e poi l'anacronismo filologico di Visigoti, neologismo del latino coniato dal grande Cassiodoro (monaco non benedettino a cui si deve il perfezionamento della regola di Benedetto Anicio da Norcia per quanto concerne la copiatura dei testi antichi) e acui dobbiamo molto e non termine usato ai tempi di Maggioriano.
Qualcuno potrà ribattere che sono pignolo, ma uno studioso di medio livello non avrebbe dovuto fare un errore così, avrebbe dovuto riferire in una nota che veniva utilizzato il termine visigoti per facilitare la lettura e comprensione (come fatto da Castelli per la cronologia degli anni computata secondo la nascita di Cristo e non secondo la fondazione dell'Urbe).
Non sopporto che si faccia mercimonio sulle persone o istituzioni e millantino qualità non possedute e chiedo scusa per lo sfogo.

Infine faccio notare una chicca su Valerio Massimo Manfredi nell'opera L'ultima legione: in un passo dice che il protagonista puliva la sella del cavallo e anche la staffa!!!! Ma all'epoca le staffe non esistevano, un errore grossolano per Manfredi.

Ciao

Edited by pinop76 - 5/4/2012, 22:32
 
Top
view post Posted on 6/4/2012, 08:26
Avatar

Tenente Comandante

Group:
Member
Posts:
4,055
Location:
Milano

Status:


pinop76, capisco le tu rimostranze, ma credo che quando si legge un romanzo (perchè pure se storico rimane un romanzo) si deve mettere in dubbio a PRIORI che quanto raccontato contenga inesattezze. COmprendo, tuttavia, che sia qualcosa che il lettore medio tende a non fare, soprattutto se nell'introduzione viene sostenuta l'attendibilità delle fonti e/o di quanto scritto. Ma il problema è del lettore, non dello scrittore. Ricordo che pure nella premesse de I Promessi Sposi Manzoni dice che si tratta di una storia vera realmente accaduta, che l'autore si limita a trascrivere. Ma questo stratagemma ricorre in migliaia di libri nella storia, non è un espediente moderno. Solo un'analisi a posteriori può validare l'attendibilità di un romanzo storico. Se uno l'analisi non se la fa e va promuovere quanto letto come verità sacrosanta, è un suo problema di superficialità e leggerezza.

Io non ho mai letto Manfredi ma se tu dici "un errore grossolano per Manfredi" significa che lo stimi o che comunque lui goda di buona reputazione tra gli estimatori del genere. Quindi non ce lo si aspetterebbe da lui un errore grossolano. Ma sei proprio sicuro che sia un "errore grossolano" e non una "scelta voluta"? Il romanzo ha necessità di "romanzare" altrimenti diventa saggio.
Io fossi in te non me la prenderei così accoratamente. Sei vuoi verità storica è su un altro genere che ti devi affidare. Magari prenditela quando la gente spaccia per vero ciò che ha letto in un romanzo prendendolo per buono senza approfondire.

Tornando al Codice, ritengo comunque che sia avvincente a prescindere che dal tema trattato. Certo parlare della Chiesa e di Gesù gli ha dato quel di più per farne quello che è. Però bisogna riconscergli che non sono solo gli ingradienti a fare un piatto eccellente, altrimenti ci sarebbe riuscito nella stessa impresa già qualcuno prima di lui.
 
Web  Top
Lilyxlove
view post Posted on 6/4/2012, 14:26




i libri di down brown sono tutti uguali, letto uno letti tutti....non è il mio genere, non mi è piaciuto

 
Top
pinop76
view post Posted on 6/4/2012, 15:40




CITAZIONE (BlueHeavenOnEarth @ 6/4/2012, 09:26) 

Scusami se sembro polemizzare ma non è così.
E' naturale che in un romanzo vi possano essere inesattezze ma uno non può affermare che la tesi sostenuta nel romanzo è verità storica quando è vero il contrario se non di tutto, quasi tutto (confermato anche da storici atei se non addirittura anticristiani). Chi scrive un romanzo storico o simili (con la premessa di Dan Brown il suo risulterebbe un thriller a sfondo storico-filologico ed artistico e quindi siamo in quel caso) si prefigge il fine di dire la sua (sia alivello storico che anche filosofico come fa il Manzoni) sul periodo storico scelto ma ha l'obbligo di farlo attenendosi alle rogole della storia e prendendosi la licenza di ricreare personaggi storici non esistiti che fanno però rivivere insieme a quelli veri il periodo in esame.
Lo stesso stratagemma l'ha usato Umberto Eco con il Nome della rosa che ha fatto rivivere la vita monastica del xiii-xiv secolo con grandissima conoscenza dei fatti. sono due opere molto educative e non diseducative come il Codice Da Vinci: se Brown avesse scritto che la sua opera era solo immaginazione e che la documentazione era inesistente allora non avrebbe commesso mercimonio e diffamazione ma così non è stato.
Mi dispiace correggerti ma il romanzo storico è un saggio romanzato e come tale deve attenersi se non completamente quasi alle regole del saggio storico.
Non è una scelta del lettore ma dello scrittore, uno può sempre scrivere romanzi fantasy, ucronie, romanzi di fantascienza o ambientati in altri mondi dove le regole storiche vengono meno.
Difendere il Codice Da Vinci dal punto di vista della moralità è come difendere chi scrive un thriller geopolitico sulle lobby ebraiche in america, che sostiene che l'olocausto nazista non sia mai avvenuto e che vi siano addirittura fonti storiche che dimostrino ciò. Per quanto riguarda Manfredi, come presentatore televisvo mo è piaciuto ma come scrittore no:
Ha avuto una geniale idea con L'ultima Legione ma non l'ha saputa sviluppare a dovere.
 
Top
view post Posted on 6/4/2012, 23:21
Avatar

Tenente Comandante

Group:
Member
Posts:
4,055
Location:
Milano

Status:


Non so che dirti pinop76, io l'ho letto senza saperne una mazza. E' stato avvincente e mi e` piaciuto (tolte le pecche di cui ho parlato). Mi ha dato anche molte spunti su cui riflettere e molte notizie che mi hanno stuzzicato e incuriosito (anche se lungi da me il verificare ogni singola cosa tirata in ballo). Basta, per me e` sufficiente. Non pretendo che mi abbia illuminato sulla vera vita di Gesu` Cristo ne` su tipo di uomo fosse Leonardo da Vinci. Non lo biasimo nemmeno piu` di tano per aver in qualche modo spacciato il suo racconto come vero oltre quello che e`, si tratta sempre di pubblicita'. Del resto, penso che Dan Brown non sia cosi` ottuso da sostenere a posteriori a spada tratta le veridicita` totale di quello che ha scritto a fronte delle critiche mossegli, ma piu` probabilmente sosterra` la plausibilita` delle ipotesi da lui presentate. Se poi mi dici che nelle interviste lui continua a sostenere che tutto quello che ha scritto e` vero e` corretto allora sono io il primo a dirti che e` un malfattore, ma dubito fortemente sia cosi`.

CITAZIONE (Lilyxlove @ 6/4/2012, 15:26) 
i libri di down brown sono tutti uguali, letto uno letti tutti....non è il mio genere, non mi è piaciuto

Io ho letto il Codice e poi, per caso, Angeli e Demoni, e poi mi sono fermato. Si vede che sono scritti dalla stessa mano, ma il Codice e` dieci spanne sopra, perche` ha la creanza di non eccedere mai. Angeli e Demoni e` una smargiassata Hollywoodiana, che mi ha fatto subito temere per gli altri libri, indi per cui ho abbandonato la nave.
 
Web  Top
pinop76
view post Posted on 7/4/2012, 17:25




CITAZIONE (BlueHeavenOnEarth @ 7/4/2012, 00:21) 
Non lo biasimo nemmeno piu` di tano per aver in qualche modo spacciato il suo racconto come vero oltre quello che e`, si tratta sempre di pubblicita'. Del resto, penso che Dan Brown non sia cosi` ottuso da sostenere a posteriori a spada tratta le veridicita` totale di quello che ha scritto a fronte delle critiche mossegli, ma piu` probabilmente sosterra` la plausibilita` delle ipotesi da lui presentate. Se poi mi dici che nelle interviste lui continua a sostenere che tutto quello che ha scritto e` vero e` corretto allora sono io il primo a dirti che e` un malfattore, ma dubito fortemente sia cosi`.

Almeno dalla presentazione del libro fino al processo di plagio ha sempre sostenuto che le cose scritte(al di la' che fossero romanzate) erano vere.
Ha evitato il confronto con un professore di storia di religioni perchè sapeva di mentire.
La pubblicità è moralmente lecita se il prodotto corrisponde più o meno alla descrizione e se non si diffama nessuno.
Il fatto che abbia diffamato qualcuno è gravissimo dal punto di vista morale e anche se la pensa diversamente ora deve fare atto di ammenda (laica) chiedendo scusa e donando tutto ciò che ha guadagnato con il Codice a organizzazioni di beneficenza.
Ricordo i detti chi tace acconsente e Verba volant, scripta manent.

Se qualcuno avesse scritto un romanzo affermando che storicamente un tuo parente (nonno, padre o ...) fosse stato un killer o mafioso etc. etc. (conditio sine qua non per avere grande successo), non penso che l'avresti giustificato affermando che "si tratta sempre di pubblicita'".

Infinre se vuoi anzi se volete approfondire le panzanate del Codice Da Vinci leggete questi due libri:

La verità sul Codice Da Vinci di Bart D. Ehrman (anche se qui le cose vanno prese un pò con le pinze, leggete sotto)
Contro il Codice Da Vinci di Ullate Fabo José A. (molto più affidabile del primo anche se di parte)

Per il primo ho trovato una contraddizione evidente di cui l'autore si deve vergognare: afferma che l'autore del Vangelo di Luca non possa essere Lucano detto Luca in quanto lo scrittore del suddetto era un uomo di grande cultura. Ma poi dice che Luca era un medico e i medici del tempo avevano un bagaglio culturale non indifferente!!!!!!!!!!! Faccio notare che tutti gli studiosi del Nuovo Testamento sono concordi nell'affermare che l'autore del terzo Vangelo sia proprio Luca.
 
Top
16 replies since 14/12/2009, 14:25   143 views
  Share