Sentinel Metamor Force: DinoGetter 1
LA CONFEZIONE:Materiale scatola= Esterna: cartone, Interno: plastica
Misure scatola: 35*26,8*8
La scatola si presenta non troppo grande, abbastanza leggera, grafica molto curata con una texture simile a nido d’ape che si può apprezzare anche al tatto facendo si che quest’ultima sia leggermente ruvida.
Sulla parte anteriore vi è disegnato sulla Sx la figura del DinoGetter1, figura riportata tale e quale ma sfocata sullo sfondo del quale riporta anche il medesimo colore (rosso); mentre in basso a Dx ritroviamo in piccolo un riquadro raffigurate le due possibili modalità del DinoGetter1: Robot e Ptelodattilo.
Sulla parte posteriore sono raffigurate varie pose del modello con sia le due asce sia le due falci con un immagine (l’ultima) dedicata alla modalità pterodattilo.
Nei lati ritroviamo sia la modalità pterodattilo che robot; una per ciascuna modalità.
IL CONTENUTOAll'interno della confezione troveremo il blister con le parti in plastica entrambe rivolte internamente; non presenta chissà quali e quanti pezzi nel senso che è ahimè molto scarno: il modello con sotto le ali separate; le due aste delle falci; le due scuri e nient’altro!
Purtroppo manco un paio di mani di ricambio…
LE ISTRUZIONI:Istruzioni sono realiazzate in carta molto spessa, a colori e racchiuse in un libretto piegato in 3 parti.
Le figure che illustrano la trasformazione sono abbastanza chiare e difficilmente ci si può sbagliare o confondere.
In esse è specificato solo il procedimento della trasformazione e l’aggancio/sgancio delle armi che in ordine si agganciano: le lame delle falci nella parte più esterna delle ali; mentre le due scuri nella parte inferiore sempre delle ali per la trasformazione in pterodattilo.
IL MODELLOIl modello si presenta subito bene; lo sculpt è davvero ottimo e molto aggressivo.
E’ alto 17 cm (versione robot considerando la punta più alta della faccia) e presenta un’apertura alare di ben 28 cm!
Materiale quasi esclusivamente ABS; non è pesantissimo essendo costituito da plastica… circa 250g in tutto.
In modalità Robot è caratterizzato da molti dettagli e da linee dal design molto spigoloso ed appuntito che gli conferiscono un aspetto davvero agressivo.
Rispetto ai soliti Getter che tendenzialmente sono caratterizzati da linee morbide e grandi superfici lisce ed omogenee è un modello che per via dei molti dettagli risulta molto più “pesante” nel senso che in pratica non c’è quasi un mm liscio.
Ptelodattilo:
Bello a vedersi anche se sembra un po’ troppo ”carico” con quelle asce attaccate sulla parte posteriore.
Da sopra risulta molto più gradevole, mentre se lo si guarda da sotto si notano alcune cose della trasformazione (vedi parti delle gambe) poche coperte che magari potrebbero far storcere il naso.
A mio parere (e non credo solo mio) sentinel ha dato molto più peso alla configurazione Robot andando così poi un po’ a minare l’altra configurazione, si veda ad esempio la trasformazione semplicistica, molto semplicistica delle braccia; ipotesi che è stata rafforzata (almeno ovviamente questo è il mio pensiero) dal fatto di non trovare nessun punto dove poter agganciare un’eventuale basetta espositiva per tenerlo in volo in questa modalità; in pratica ci si deve un poco arrangiare se lo si vuole esporre così.
Colore e verniciatura:
Di colore lucido non sembra presentare (almeno la mia copia) significativi difetti.
Ben verniciati anche i particolari anche se qui troviamo a mio avviso una grossa pecca: il tentativo di aumentare il contrasto dei dettagli delle parti bianche presenti nella vita e nelle gambe tramite l’utilizzo a mano di un pennarello (stile marker dei gunpla per intenderci) con punta media (quindi neanche finissima) di colore giallastro che gli conferisce un effetto stile weathering.
Quest’ultima cosa sinceramente mi ha fatto storcere un poco il naso; sebbene ad un primo distratto sguardo non salti subito agli occhi, poi, successivamente lo si nota eccome, considerando anche che i primi punti di appoggio del pennarello utilizzato hanno lasciato molto più inchiostro che non nelle restanti parti.
Inoltre se lo si trasforma, ci sono parti che per forza di cose (vedi mento) toccano mentre vengono fatte ruotare su di altre facendo si che la verniciatura venga via facilmente, perciò nel procedimento si deve usare la giusta accortezza.
Posabilità
Buona posabilità; le braccia consentono di avere praticamente tutta la gamma di movimenti limitate solo dalle ali che disturbano il movimento delle spalle, ma le si può sempre rimuovere per posizionare come si vuole le braccia e poi riagganciarle ed il gioco è fatto! Questo però vale a patto che le ali siano piegate un poco all’indietro, unico movimento di quest’ultime che presentano solo uno scatto di posizionamento.
Il busto, anch’esso, presenta una buona mobilità in quanto consente una leggera rotazione ed il piegamento sia verso l’avanti che all’indietro; questo grazie alla presenza sia all’attacco vita/busto che vita/mutandone della possibilità del modello di potersi piegare per entrambi i punti di qualche grado sia in positivo che in negativo.
Passando alle gambe, la loro mobilità è poco sotto la norma, ginocchio che piega a 90° sfruttando 2 punti ed anca limitata nella rotazione laterale, mentre il piede risulta la parte più mobile.
Proprio i piedi sono un punto a favore di questo modello, perché non solo sono molto posabili ma presentano degli snodi con il giusto attrito ed una superficie d’appoggio ampia che conferisce a quest’ultimo una buona stabilità a dispetto del peso concentrato dietro per via della presenza delle ali molto grandi.
Punto a sfavore lo snodo dell’anca che non presenta il giusto attrito per quanto cocerne il movimento di trasformazione; ne consegue che, sotto il peso del resto del modello, tende ad abbassarsi; sarebbe bastato a mio avviso realizzare una qualche sorta di incastro ed avrebbero risolto il problema.
ARMI ed EXTRA2 paia di armi;2 falci, con le lame di ques’ultime alloggiate nella parte esterna delle ali e scuri che si possono agganciare e ritrarre le lame andando così parzialmente a coprire i manici per poi esser agganciate nella parte posteriore delle ali del modello in modalità Ptelodattilol.
Il modello presenta solo un paio di mani mezzo aperte in modo tale da poterle sfruttare sia per tenere in pungo asce o falci che nel caso i pistoloni che danno separati dalla confezione.
LA TRASFORMAZIONEQuest’ultima rimane abbastanza semplice; praticamente ovvia per quello che riguarda la parte dalla busto in su (la testa ruota dopo aver chiuso “le orecchie”il becco del pterodattilo posto al centro del petto si solleva, si allunga il suo aggancio e lo si posiziona a coprire la testa facendo ruotare sul perno il suo aggancio, mentre per quanto riguarda le braccia, si tolgono le mani; si apre l’avambraccio e si fa ruotare il pezzetto anteriore per liberare la zampetta del pterodattilo posizionandola al posto della mano; successivamente si deve solo posizionare il braccio nella giusta posizione.); risulta invece molto interessante la parte riguardante le gambe: a livello dell’anca lo snodo consente alla gamba una traslazione di 90° verso l’alto facendo fuoriuscire dalla sede di quest’ultima lo snodo stesso, accorciandola e mettendo in evidenza un pernetto che va ad agganciarsi in una sede presente nella parte laterale del mutandone.
Le gambe si aprono nella parte anteriore e posteriore in due pannelli collegati ad un segmento laterale che ruota tramite una piccola asta movibile in più direzioni; quest’ultima la si sposta in direzione delle ali (esterna) fino a che i due pannelli delle gambe facendoli muovere tramite l’asta non coincidano con gli incastri interno/esterno delle ali dove sono presenti i loro alloggiamenti.
Il segmento interno rimasto della gamba presenta un perno con collegata un’asta con piede del robot e zampetta del pterodattilo (che precedentemente era tenuta nascosta dai pannelli anteriore e posteriore della gamba) posti agli antipodi; si fa ruotare il perno e contemporaneamente si fa ruotare il piede del robot di 180° chiudendogli verso il basso il tallone e facendogli ruotare verso l’esterno i due artigli laterali fino a far coincidere l’artiglio centrale con quello che era il ginocchio del robot.
Ad ultimo si ritraggono le lame delle asce; si agganciano a formare un corpo unico e le si va ad incastrare nella parte esterna/inferiore delle ali.
IN CONCLUSIONEUn modello davvero accattivante; dal punto di vista visivo si presenta ottimamente anche per via di una buona cura del dettaglio; sentinel ha scommesso tutto a mio avviso su questo punto a discapito di altro.
Davvero bello una volta esposto, fa, senza dubbio, il suo figurone in vetrina.
Tutti lietissimi della possibilità di trasformarlo in pterodattilo, ma penso che saranno davvero pochissimi (se non nessuno XD) coloro che si prenderanno il 2X per averlo ed esporlo in doppia configurazione visto il suo costo rapportato a quello che offre in termini di extra/materiali/dimensioni a mio avviso appena sufficiente.
IN BREVE
Marca: Sentinel
Serie: Metalmor Force
NOME: Dino Getter1
PREZZO: 14800 yen
USCITA: Giugno 2014
ALTEZZA: 17 cm in modalità Robot
MATERIALI: Plastica (ABS)
PESO: 250 gr
TRASFORMABILE: SI
COMPONIBILE: NO
ARTICOLAZIONI: Miste
FINITURA: Lucida
ACCESSORI: 2 scuri; 2 aste per le falci
BASETTA ESPOSITIVA: NO
PORTA ACCESSORI: NO
LIBRETTO ILLUSTRATIVO: Si
PRO: Sculpt davvero accattivante;verniciatura ed ottima cura dei particolari; trasformazione (almeno per quanto riguarda le gambe) davvero interessante.
CONTRO: All Plastic; modello piccolino; contenuto davvero scarno: extra praticamente inesistenti.
MATERIALI= 7: anche se tutto in plastica almeno quest’ultima è di buona qualità
FEDELTA’= NG (non Giudicabile): in quanto tratto da un'illustrazione realizzata da un artista chiamato NINNIN (fonte Garion-Oh che ringrazio), per celebrare i 40 anni della saga.
VERNICIATURA E DETTAGLI= 8,5: la verniciatura è ottima e pure i dettagli sono davvero ben curati, peccato per i punti di contatto durante la trasformzaione.
STABILITA'= 8,5: modello molto stabile anche con la presenza di ali davvero grandi se rapportate al modello
POSABILITA'= 7: gli snodi sono davvero ottimi, peccato che il ginocchio è limitato ad un movimento di 90° e le spalle seppur presentano una certa mobilità autonoma non si possono muovere liberamente per via della presenza delle ali limitando di conseguenza tutto il braccio
SCULPT= 10: Davvero accattivante ed Aggressivo, a mio avviso è la parte che in questo modello la fa da leone
ACCESSORI= 2 : manco un paio di mani di ricambio in più hanno messo…
RAPPORTO QUALITA’\PREZZO= 7: meriterebbe di più, molto di più, ma in tutta onestà, seppure il modello ha dei dettagli davvero notevoli, così come lo sculpt; seppur la plastica è buona (ma è pur sempre plastica, giusto per fare un esempio il GX 52 lo si trova a 70 euro nuovo ed ha zama…) con questa miseria di extra e le dimensioni non esiste proprio, almeno secondo me
VOTO GLOBALE: 7,2Per concludere ecco foto vari del modello con particolari: