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VIMANA LE PRIME ASTRONAVI DESCRITTE

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CrusherJoe
view post Posted on 3/5/2014, 14:20 by: CrusherJoe




CITAZIONE (Tengen Toppa Kaitsuu Me @ 3/5/2014, 15:00) 
ahhhhhhhhh ok
la foto rivela l'autorevole fonte: CAZZENGER!

non per sminuire tutti i discorsi fatti sopra,
ma se l'uomo è riuscito a inventarsi il concetto mica facile
di Divinità, a elaborarlo per millenni con racconti, testimonianze,
libri sacri - attribuiti non a osservatori, ma alla Divinità stessa! -
a loro volta interpretati fino a costruire ultramondi,
ultravite e migliaia di pantheon in tutto il pianeta
che comunque si rifanno ad archetipi simili,
perché stupirsi che abbia immaginato
carri volanti (senza andare lontano, penso ad Apollo e Artemide),
visitatori dal cielo e tecnologie che all'epoca consideravano irraggiungibili?


detto, questo, massima libertà d'immaginazione e fantasia:
dopotutto è così che la specie umana progredisce,
per fortuna...

Ahahah purtroppo era la prima foto che ho trovato. Comunque, la rappresentazione è autentica al 100% ;) Cazzenger ci fece un piccolo documentario interessante ma troppo vago e che non rendeva giustizia all'argomento in questione!

Riguardo al concetto di "divinità" tieni presente che i nostri antenati quando si riferivano a "quelli là" non li hanno mai considerati Dei o Divinità. Il concetto del divino e della spiritualizzazione nasce dopo il Concilio di Nicea dove appunto si fissa una volta per tutte la manipolazione secolare dei testi e dei libri che andranno a comporre la Bibbia ma mettendoci sopra poi un alone di spiritualità affinchè potesse essere funzionale alla cultura monoteistica che si stava affermando in quel periodo! Deviando quindi di conseguenza il messaggio originale, prettamente storico e materiale!

Vi lascio con un affermazione di Giuseppe Flavio, scrittore, storico, politico e militare romano di origine ebraica, per capire perchè siamo arrivati alla spiritualizzazione e alle varie metafore allegoriche ....

Tra il 66 e il 70 d.C. Roma interviene per sedare le ribellioni scoppiate in Giudea e a Gerusalemme: il conflitto terminerà con la conquista e distruzione della città ad opera dell’esercito romano comandato da Tito.

L’opera citata narra queste vicende e Giuseppe Flavio scrive testualmente (Libro VI, cap. 5,296-299):

(296) Non molti giorni dopo la festa, il ventuno del mese di Artemisio, apparve una visione miracolosa cui si stenterebbe a prestar fede;

(297) e in realtà, io credo che ciò che sto per raccontare potrebbe apparire una favola, se non avesse da una parte il sostegno dei testimoni oculari, dall’altra la conferma delle sventure che seguirono [corsivo dell’autore].

(298) Prima che il sole tramontasse, si videro in cielo su tutta la regione carri da guerra e schiere di armati che sbucavano dalle nuvole e circondavano le città.

(299) Inoltre, alla festa che si chiama la Pentecoste, i sacerdoti che erano entrati di notte nel tempio interno per celebrarvi i soliti riti riferirono di aver prima sentito una scossa e un colpo, e poi un insieme di voci che dicevano:

«Da questo luogo noi ce ne andiamo».
 
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